Rischi per la sicurezza informatica - AI sotto processo
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Rischi per la sicurezza informatica: quando l’intelligenza artificiale diventa uno strumento del male.

Rischi per la sicurezza informatica. Ottobre è il mese della consapevolezza sulla sicurezza informatica, il momento ideale per riflettere su una delle minacce più urgenti del nostro mondo digitale: l’uso improprio dell’intelligenza artificiale. Strumenti potenti come i modelli di linguaggio avanzati, tra cui GPT4, possono trasformare settori interi, ma nelle mani sbagliate, diventano armi potentissime per i cybercriminali. Dagli attacchi di phishing ai deepfake, l’AI viene sfruttata per destabilizzare organizzazioni e individui.

La nuova frontiera della sicurezza informatica.

Siamo di fronte a una nuova frontiera nella sicurezza informatica, una corsa agli armamenti in cui non lottiamo solo contro hacker, ma anche contro macchine basate sull’AI, capaci di adattarsi e innovare a velocità incredibili.

Minacce guidate dall’intelligenza artificiale: l’ascesa degli exploit dannosi

L’AI sta diventando un’arma nelle mani di criminali informatici. Mentre il mondo ammira le capacità dell’AI nel creare saggi, programmare e comporre musica, gli hacker le usano per scopi sinistri. La manipolazione elettorale, gli schemi di phishing e gli attacchi man-in-themiddle sono solo l’inizio di come l’AI viene utilizzata impropriamente. I deepfake, video e audio iperrealistici creati dall’AI, rappresentano una delle minacce più inquietanti. Questi falsi vengono usati per screditare personaggi pubblici e diffondere disinformazione. Recenti deepfake riguardanti l’ex presidente Trump e la vicepresidente Kamala Harris hanno diffuso messaggi falsi con potenziali conseguenze gravi. Queste tecnologie minano la fiducia nel nostro ecosistema informativo.

Oltre ai deepfake, l’AI viene utilizzata per creare e-mail di phishing incredibilmente convincenti. In passato, le e-mail di phishing erano facilmente riconoscibili per errori grammaticali e link sospetti. Oggi, gli hacker possono generare e-mail così sofisticate che sembrano scritte da alti dirigenti aziendali, convincendo i dipendenti a trasferire ingenti somme di denaro a conti fraudolenti.

L’AI permette anche di automatizzare e scalare gli attacchi. Strumenti di intelligenza artificiale possono analizzare basi di codice e infrastrutture alla velocità della luce, identificando vulnerabilità più velocemente di qualsiasi essere umano. Negli attacchi ransomware, l’automazione basata sull’AI consente agli hacker di crittografare i dati più rapidamente di quanto i team di sicurezza possano reagire, lasciando le aziende bloccate fuori dai propri sistemi.

Strategie difensive: combattere l’intelligenza artificiale con l’intelligenza artificiale

Nonostante le minacce, l’AI è anche la nostra arma più potente per difenderci. Proprio come gli hacker usano l’AI per attaccare, possiamo usarla per difenderci dalle loro minacce.

Sistemi di rilevamento delle minacce avanzati.

I sistemi di rilevamento delle minacce potenziati dall’AI sono in grado di identificare le minacce in tempo reale, elaborando enormi quantità di dati in pochi secondi e riconoscendo modelli che segnalano attacchi imminenti. Diversamente dalle misure di sicurezza tradizionali, questi sistemi si adattano e apprendono, catturando minacce nuove e sconosciute

Agenti di monitoraggio automatizzati

Gli agenti di monitoraggio automatizzati basati sull’AI sfruttano l’apprendimento automatico per rilevare cambiamenti nel comportamento della rete, segnalando attività sospette prima che diventino attacchi a tutto campo. In un contesto in cui ritardi di pochi secondi possono essere devastanti, questi sistemi forniscono la velocità necessaria per rispondere prontamente.

Protezione degli endpoint

L’AI analizza il comportamento dei dispositivi per individuare attacchi nuovi, basati su modelli anomali, bloccando le minacce prima che possano causare danni. Questo è particolarmente importante contro gli exploit zero-day, che sfruttano vulnerabilità sconosciute ai sistemi di sicurezza tradizionali.

Rimanere un passo avanti nella corsa agli armamenti dell’intelligenza artificiale

L’AI è qui per restare e la sua influenza crescerà. I professionisti della sicurezza informatica devono accettare questa realtà e utilizzare l’IA per difendersi dalle minacce. L’esperienza umana, combinata con la velocità e la precisione dell’IA, può formare una difesa potente. La chiave è una vigilanza costante, innovazione e un impegno verso alti standard etici

 

Leggi anche Truffe phishing come evitarle

Vuoi saperne di più scrivimi luca@lucazappala.it

Consulente Commerciale Enterprise Sicilia

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